30 Aprile 2025
Gusto & SaporiNews

Lo stomatico: antica tradizione della pasticceria calabrese

Il suo nome deriva dal termine “stomachicho” letteralmente “buono allo stomaco”, per questo la tradizione vuole che lo Stomatico venga servito a fine pasto accompagnato con vini dolci e liquorosi. Si presenta come un biscotto secco, leggerissimo e saporito che appartiene da sempre alla cucina povera e sana della cultura calabrese. Con piccole differenze di preparazione, si ha una variante diffusa nel messinese e nel reggino che prende il nome di Piparelle, in questo caso si aggiungono abbondanti spezie e le mandorle inserite direttamente nell’impasto tagliato trasversalmente in striscioline.

INGREDIENTI UTILIZZATI

Zucchero, uova, olio d’oliva, polvere di cannella, farina, latte, mandorle, chiodi di garofano.

TECNICA DI PREPARAZIONE

In un tegamino mettere 250 gr. di zucchero e fatelo caramellare a fuoco moderato, finché non sarà diventato marrone. Versateci dentro una spruzzata di aceto, mescolate e levate dal fuoco. Su una spianatoia versate la farina a fontana nel cui centro mettete: lo zucchero rimasto, l’olio, lo zucchero caramellato e gli aromi. Lavorate tutti gli ingredienti formando una pasta liscia, che sistemerete con le mani su una teglia da forno rettangolare. A questo punto, con un coltello affilato incidete la pasta segnando dei quadrati sopra i quali metterete le mandorle. Spennellatevi sopra l’uovo sbattuto ed infornare a 180° per almeno 40 minuti. A cottura ultimata levate il dolce dal forno e fatelo raffreddare qualche minuto. Ritagliate, staccandoli l’uno dall’altro i quadrati precedentemente segnati. Riponeteli, in posizione eretta, nella stessa teglia di cottura e rimetteteli nel forno caldo ad asciugare, finché non saranno biscottati.

Angelo Musolino

 

 

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