19 Aprile 2024
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Reggio Calabria: al Cineteatro Metropolitano torna la nuova stagione de “L’Amaca”

Reggio Calabria: al Cineteatro Metropolitano torna la nuova stagione de "L'Amaca"

Torna a “dondolare” l’associazione culturale “L’Amaca” fra la cultura e il divertimento. Al Cineteatro Metropolitano è tutto pronto per l’inizio della stagione della compagnia capitanata dallo scrittore Antonio Calabrò e composta da decine di interpreti e dall’omonima band che incolleranno al palco gli spettatori che si recheranno in via Nino Bixio nella struttura rilanciata dal suo direttore artistico Benvenuto Marra col sostegno del direttivo del Dopolavoro Ferroviario.

In barba al blues

Sarà Vincenzo Tropepe, bluesman reggino di fama nazionale, domenica 27 ottobre alle 18, a dare il via con lo spettacolo musicale “In barba al blues”, un omaggio a questo straordinario genere e al suo messaggio universale di speranza, giustizia e fratellanza.

La stagione proseguirà il 10 novembre con “Italia-Germania 4-3, quando il calcio diventa poesia”, una rievocazione della leggendaria “Partita del secolo”, il 17 novembre con “Putesse esse allero”, evento musicale con l’artista partenopeo Salvatore Mazzella e la “Pino Daniele Tribute Band”, e il 6 dicembre con “Piazzafontana, racconto di una strage”, racconto teatrale basato sullo studio di decine di libri e delle sentenze dei tribunali sull’evento che ha fatto perdere l’innocenza alla nazione con l’inizio degli “Anni di piombo”.

E, dopo il fuori cartellone del 7 dicembre, cioè la premiazione del concorso letterario “Italo Falcomatà”, si concluderà il 30 dicembre con “Mi sento una favola”, commedia musicale in costume tratta da soggetto originale di Antonio Calabrò.

«Ci piace sperimentare,
sia per un discorso di creatività,
sia di divertimento»

«Siamo per una cultura fresca, seria e che sa far sorridere, che spinge alla riflessione senza essere pesante, che è accessibile, che fa stare insieme in un grande abbraccio noi de “L’Amaca” e il nostro pubblico. Siamo felici di dare il nostro contributo a far crescere la nostra città» è il commento di Calabrò.

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