19 Aprile 2024
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400 mila calabresi si rivolgono a maghi e santoni per un giro d’affari di oltre mezzo miliardo di euro

Riti propiziatori, pozioni magiche, incantesimi e inquietanti liturgie per guarire da una malattia o “semplicemente” per togliere il malocchio. I Calabresi sono sempre più attratti dal mondo dell’occulto. Si tratta di un fenomeno che troppo spesso nasconde non soltanto truffe e raggiri, ma anche reati molto più più gravi. E tra le vittime non mancano soggetti deboli e minori.

Stando alle ultime stime del Codacons, almeno 400mila calabresi si rivolgono a maghi e santoni. Il risultato è un giro d’affari spropositato, che non conosce crisi. Anzi, al contrario, l’aumento è legato proprio alle crescenti difficoltà economiche. Infatti i problemi della famiglie, le difficoltà nel trovare lavoro, l’incertezza sul futuro, spingono a cercare risposte nella magia, finendo nelle mani di personaggi senza scrupoli. E così ogni anno mezzo miliardo di euro sparisce, “come per magia”.

Per renderci conto della complessità della vicenda, basta dare sfogliare le pagine dei quotidiani, delle riviste, fare zapping tra le emittenti televisive o, ancora, osservare i cartelloni pubblicitari che fanno bella mostra nelle nostre città. Un tripudio di maghi, occultisti, santoni, tutti pronti a regalare salute, ricchezza e felicità. Per tentare di porre un freno a questi vergognosi abusi, il Codacons con l’autorevole collaborazione dell’Ordine degli Psicologi della Calabria, ha avviato una campagna contro le truffe e gli abusi. L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare i calabresi sui rischi legati al mondo dell’occulto, fornendo informazioni e consigli per non cadere nelle grinfie di profittatori senza scrupoli e difendersi dalle truffe nonché fornire un sostegno per le vittime.

Attenzione, non si tratta solo di vendere stupide pozioni d’amore. C’è chi si spaccia per guaritore, dispensando terapie e promettendo di curare infermità e problemi fisici mettendo a repentaglio la vita di chi – in preda alla disperazione – si rivolge a questi ciarlatani. Gente senza scrupoli che pur di lucrare sul dolore non esita a “vendere” finanche la possibilità di mettersi in contatto con i defunti. Un filo diretto con l’aldilà che non è certo a buon mercato. Ma c’è di più. Negli ultimi anni preoccupa il diffondersi di un altro fenomeno legato al mondo dell’occulto: la crescita di aggregazioni pseudo-religiose, di gruppi esoterici che, non di rado, nascondono violenze sessuali e psicologiche e che coinvolgono anche minori.

Questi “professionisti della magia“, approfittando dello stato di bisogno, dell’ignoranza, delle umane debolezze, non esitano ad utilizzare ogni mezzo per reclutare nuovi clienti – spiega Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – e così le trappole scattano attraverso la rete, le linee telefoniche, gli spot televisivi, gli annunci sui giornali. Nella maggior parte dei casi nell’opera dei “maghi“ si individuano estremi di reato, come abuso della credulità popolare fino all’illecito di ciarlataneria.

Suggestionare una persona che si trova in stato di difficoltà o di bisogno, tanto da portarla a credere che, dietro un cospicuo pagamento, tutti i suoi problemi verranno risolti – continua Di Lieto – è un reato abietto. Per questo motivo abbiamo deciso di pressare le Procure Calabresi per una incisiva azione di contrasto a questi “professionisti dell’inganno” – conclude il Codacons – che ingrassano speculando sul dolore, aiutati dalla vergogna delle loro vittime, che troppo spesso non denunciano, per l’umiliazione di dover ammettere le proprie debolezze.

 

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