3 Dicembre 2024
Mete estereVIaggi

Tra i canali di Amsterdam

È chiamata la “Venezia del Nord”, per la presenza dei tanti canali e ponti che la attraversano.

Da molti è definita come una città simbolo, all’avanguardia, l’unico posto dove il gusto del proibito è legale, a patto che vengono rispettate le sue regole e leggi ben precise.

Ad Amsterdam puoi camminare per ore senza accorgerti del tempo che passa, ogni strada, ogni ponte, ogni vicolo può essere uguale o profondamente diverso dall’altro, dipende dal tuo punto di vista, anche la vita che vedi scorrere o meglio correre su selle di biciclette, a volte molto strane, ti fanno riflettere su tutto. Puoi incontrare lo studente o la mamma con i figli in bici o addirittura l’amministratore delegato di un grossa multinazionale, l’attrice affermata o il politico di turno.

Cose che in Italia nessuno potrebbe immaginare. Questo è il senso di libertà che si respira nella città dei tulipani e dei mulini a vento.

Puoi iniziare la mattinata con una buona colazione, ma non credere di poter trovare un bar, non esistono, la puoi fare da “Bagels and Beans”, simpatici locali dove potrai gustare un buon espresso, un muffin o un bagel farcito. Oppure al “De Jaren”, un café, con le varie zuppe, panini e appeltaart (torta di mele), dove comodamente seduto potrai leggere tutti i quotidiani internazionali.

Tappa obbligatoria è il “Vertigo Café” per una biertje (birra) accompagnata dai famosi bitterballen, questo come aperitivo, prima di una gustosa cena in uno dei tanti caratteristici e internazionali ristoranti o eetcafé’s (trattorie) del centro. A tal proposito consiglierei il “Kantjil en de Tijger”, ristorante indonesiano, situato su piazza Spui, che presenta un cibo leggermente speziato ed afrodisiaco.

Passeggiando lungo i canali, potrai fare shopping al mercato delle pulci a Waterlooplein o nella rinomata P.C. Hooftstraat, qui sono presenti le boutique di Armani, Ugo Boss, ed altre griffe internazionali. Non dimenticare la zona Jordaan, ottimo per chi ama lo shopping nei piccoli ed unici boutiques, passeggiando nelle traverse tra i 4 canali che circondano il centro di amsterdam: singel, Herengracht, Keizersgracht e Prinsengracht. Se chiedi per de negen straatjes, che tradotto vuol dire i nove vicoli, troverai una zona sicuramente caratteristica piena di negozi originali e piccoli locali ristorantini. Un po’più verso nord, seguendo Prinsengracht, passando il Westerkerk e il Anne Frank Museum, si trova il Noordermarkt, che il lunedì mattina dà spazio ad un mercato delle pulci davvero caratteristico e di sabato ad un mercato tutto all’insegna del prodotto biologico.

Al Vondelpark, si può approfittare per fare una passeggiata o magari una corsetta, meglio con i rollerblade osservando tanta gente sdraiata sull’erba, che fa colazione, gioca a volley o col frisbee.

Su piazza Dam si trova l’hotel Krasnapolsky dove nel bar a piano terra puoi goderti una bella cioccolata calda tipica, in un ambiente accogliente. Mentre sul retro dell’hotel si estende la zona delle luci rosse, chiamato “De Wallen” (i muri): una volta questa era la cinta muraria della città. In piazza Nieuwmarkt, proprio al centro della zona delle “wallen” vedi una piccola fortezza, dove una volta Rembrandt van Rijn, il famosissimo pittore dell’età dell’oro olandese, faceva le sue lezioni di anatomia.

Il palazzo Reale (Koninklijk Paleis) era in quei tempi il municipio di Amsterdam dove davanti ormeggiavano le navi che erano venuti dall’oriente o dall’africa, introducendo sul mercato olandese tanti tipi di spezie e prodotti esotici. Infatti ad Amsterdam trovi tutti i tipi di ristoranti, dall’ etiopiano al thailandese, al peruviano, giapponese, indonesiano e tanti altri tutti da scoprire.

Dopo cena ci si tuffa nella movida di Amsterdam. Magari si comincia in un “bruin café” dei bar piccoli e scuri, “bruin” significa marrone, per il colore dei muri per il tanto fumo che c’era, anche se oggi anche in olanda hanno dovuto accettare la legge antifumo da un annetto o due. Spesso ci si possono scegliere fra tanti tipi di birre olandesi, belghe e inglesi. Il barista sarà contento di spiegarti tutto su ogni tipo di birra.

La notte sembra scivolare via tra i tanti café, molti quelli situati nel quartiere De Pijp, oppure De Jordaan, sconsiglierei quelli di Leidseplein troppo turistici, ad eccezione del “Jazz Café Alto” con i suoi entusiasmanti concerti dal vivo ogni sera. Oppure passare una serata movimentata al “Panama”, discoteca molto affermata, dove entro le 22, con prenotazione, si può cenare nell’attiguo ristorante. Sempre parlando di musica, da non perdere è il “Paradiso”, concert hall, nato sotto le spoglie di una chiesa sconsacrata, dove i Rolling Stones hanno fatto uno dei loro affollatissimi concerti.

Concludendo, Amsterdam è una città a portata di mano, anzi di di bicicletta. Il tutto si traduce in una sola parola: “gezellig”, che in realtà non si può tradurre, ma gli olandesi sanno esattamente cosa vuol dire.

 


MUSEI DA VEDERE

  • Van Gogh Museum
    Espone 200 dipinti e 500 disegni realizzati da Vincent Van Gogh, oltre ad opere di Gaugain, Pissarro e Monet.
  • Rijksmuseum
    Importantissimo, con quadri dei grandi pittori olandesi e fiamminghi, come Rembrandt e de gebroeders Van Eijck.
  • Amsterdams Historisch Museum
    Museo sulla storia di Amsterdam, molto bello anche per i bambini, perché molto visuale, si vede come è cresciuta la città tra i secoli.
  • Stedelijk Museum
    È uno dei musei d’arte più quotati al mondo. Conserva opere di Kandinsky, Matisse, Picasso, Chagall, Mondrian…
  • Anne Frank Museum
    Qui visse Anna Frank, l’autrice del celebre “Diario”. Si può visitare il famoso nascondiglio e vedere una documentazione fotografica dell’epoca.
  • Heineken Brouwerij
    L’ex fabbrica della Heineken è stata trasformata in un museo della birra.
  • Sexy Museum
    5 piani dedicati alla storia dell’erotismo e della prostituzione in Olanda.

MONUMENTI DA VEDERE

Compagnia delle Indie, Palazzo Reale, Centraal Station, Monumento nazionale sul Dam, Sinagoga Portoghese, i tanti “hofjes”(cortili) nella zona Jordaan.

Noortje ten Bokum

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